VIVERE ETICO

SICCITÁ E CRISI IDRICA: DISSALARE L'ACQUA MARINA È POSSIBILE?

PERCHÈ, DATA L'EVIDENTE CRISI IDRICA A LIVELLO MONDIALE, NON SI DISSALA L'ACQUA MARINA? INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI DI UN PROCESSO DIFFICILE E CONTROVERSO

DI VIERI TOMMASI CANDIDI - 25 GENNAIO 2024

Il mare potrebbe fornire all'umanità acqua senza limiti, eppure l'acqua desalinizzata rappresenta solo  l'1% circa dell'intera acqua dolce mondiale. Perché? Perché in realtà si tratta di un procedimento molto costoso che sta impegnando la ricerca scientifica nella sperimentazione di soluzioni che possano renderlo più economico. Inoltre lo smaltimento dello scarto di lavorazione (la salamoia) spesso finisce direttamente in mare, rischiando di destabilizzare profondamente l'ecosistema e creando danno ambientale: aumentano infatti la temperatura dell'acqua, la sua salinità e la torbidezza. Medio Oriente e Nord Africa vantano il 70% della capacità globale, mentre seguono a distanza Stati Uniti, Asia ed Europa.

LA DISSALAZIONE IN ITALIA

In Italia esistono 340 impianti di dissalazione, quasi tutti piccoli, molti dei quali fermi. Il più grande è a Sarroch, in Sardegna, costruito da Acciona Agua per la raffineria Sarlux, con una capacità produttiva giornaliera di 12 mila metri cubi d'acqua desalinizzata. Anche da noi la soluzione attualmente è residuale: l'acqua dissalata pesa infatti per lo 0,1% sul prelievo nazionale di acqua dolce, e va per il 70% al settore industriale, e solo in minima parte all'agricoltura o ad altri utilizzi.

I MODI DI DISSALARE L'ACQUA MARINA

La dissalazione può essere fatta in diversi modi: evaporativa, per osmosi inversa, o a scambio ionico. La tecnica maggiormente utilizzata per i nuovi impianti è l'osmosi inversa: l'acqua di mare viene risucchiata tramite pompe azionate da combustibili fossili o, più raramente, da rinnovabili. Quindi passa attraverso membrane sempre meno permeabili, che filtrano via via sabbia, batteri e solfati. Quindi il liquido viene pompato ad alta pressione in una quarta membrana con pori da 0,1 nanometri, e pertanto, effettivamente, dissalato. Il residuo che si crea è chiamato salamoia.

Per il momento, pertanto, il processo di desalinizzazione dell'acqua marina è costoso e molto poco rispettoso dell'ambiente. Non si può dunque considerare etico. Ma se l'uomo troverà soluzioni a questi 2 problemi principali vi informeremo prontamente.