PECCIOLI, OVVERO COME CAVARE FUORI L'ARTE DA UNA DISCARICA
ITALIA ETICA
PECCIOLI, OVVERO COME CAVARE FUORI L'ARTE DA UNA DISCARICA
DI LIVIO PREM - 17 FEBRERO 2024
PECCIOLI, ESEMPIO VIRTUOSO DI RESILIENZA CREATIVA ED ECONOMIA CIRCOLARE
Il bel borgo di Peccioli, nel pisano, è un esempio virtuoso, e quindi etico, di resilienza creativa. Sì perché partendo dall'ingombrante e scomoda presenza sul suo territorio di un'enorme discarica per lo smaltimento dei rifiuti, è riuscito, grazie alle sue idee innovative, a divenire un vero e proprio modello europeo di sostenibilità.
Com'è stato possibile? Trasformando la discarica stessa in arte. Ossia il brutto in bello. Un orientamento decisamente etico. Ma non solo. Perché, ispirandosi a consolidati modelli di paesi nordici, e avvalendosi di tecnologia all'avanguardia, oggi la discarica è anche in grado di riciclare rifiuti indifferenziati e generare energia. Si tratta di un modello di economia circolare capace di produrre ricchezza: ben 4-5 milioni di euro che vengono reinvestiti in sostenibilità, cultura, arte e architettura, innovazione tecnologica e welfare.
LA FONDAZIONE PECCIOLIPER: DALLA DISCARICA ALL'ARTE
Il resto lo fa la fondazione Peccioliper, nata per valorizzare il territorio. In quest'ottica sono stati edificati due teatri all'aperto: l'Anfiteatro Fonte Mazzola, che possiede la struttura dell'antico teatro greco e può ospitare ben duemila persone; e l'Anfiteatro Triangolo Verde - sede di concerti e di installazioni artistiche permanenti -, situato all'interno della discarica, costruito con materiali eco-compatibili e, grazie alle più avanzate tecniche di bio-edilizia, nel massimo rispetto ambientale. In poche parole, i ricavi della discarica finanziano i progetti artistici: congressi, concerti, sfilate, spettacoli, incontri didattici.
E che dire de “I Giganti”, sculture create dal gruppo Naturaliter, alte dai 5 ai 9 metri, che rappresentano figure umane, collocate all'interno dell'Impianto di Smaltimento e Trattamento Rifiuti, a simboleggiare come la rinascita inizi proprio dagli scarti? Se non è un'idea etica questa…
