IL VINO NATURALE DEL PROF. CORINO COL SUO METODO BREVETTATO

PRODUZIONE ETICA

IL VINO NATURALE DEL PROF. CORINO COL SUO METODO BREVETTATO

IL PROFESSOR LORENZO CORINO HA FIRMATO OLTRE 90 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SULLA VITICOLTURA E HA LAVORATO NEI CENTRI DI RICERCA DEL MINISTERO DELL'AGRICOLTURA DI VITICOLTURA ED ENOLOGIA. INOLTRE HA ANCHE BREVETTATO UN METODO PER PRODURRE VINO DAVVERO NATURALE


DI CAMILLO ANDRERI - 30 GENNAIO 2024

 

IL PROF. LORENZO CORINO, LA FATTORIA LA MALIOSA, E IL SUO METODO BREVETTATO

Ricercatore e vignaiolo di Case Corini, a Costigliole d'Asti, in Piemonte, il Professor Lorenzo Corino dal 2013 è impegnato anche alla Fattoria La Maliosa, nella Maremma Toscana, insieme alla titolare Antonella Manuli, con cui ha brevettato un metodo scientifico (Metodo Corino, appunto) per la produzione di uva e vino naturali, attraverso un innovativo procedimento produttivo nel vigneto e in cantina.

Il suo fine è la produzione di vini originali nel rispetto dell'ambiente e per una concreta sostenibilità economica complessiva. Uno dei suoi segreti è la cura del minimo dettaglio, quasi conoscesse vita, morte e miracoli di ogni pianta. Laddove un normale agricoltore non esiterebbe a potare, a togliere, lui conserva pensando al futuro.

IL METODO CORINO PER UNA VITICOLTURA “LIGHT” CHE FA BENE A TUTTO E A TUTTI

Il Metodo Corino disciplina anche come preparare un nuovo impianto di vigneto. Nell'azienda agricola sono infatti previsti alcuni spazi non a coltivo, così come una certa percentuale di boschivo con alberi del luogo. In cantina è richiesta una consolidata esperienza maturata negli anni con questo tipo di produzione.

Il momento clou emerge però durante la vendemmia: l'uva, tramutata in mosto, deve evolvere, grazie a lieviti locali, in vino, dopo una medio-lunga macerazione. Nessun tipo di additivo viene utilizzato, compresa la SO2. Successivamente il vino viene seguito nella sua logica evoluzione

Una viticoltura ‘light', dunque, che mira alla conservazione della capacità produttiva delle vigne nel tempo, nei luoghi più vocati, e con interventi colturali artigianali, dove l'uomo è sempre attore principale. Si cerca, pertanto, di conservare o anche di accrescere la vitalità dei terreni (qualità biologica dei suoli), la bellezza dell'ambiente, la salute di chi lavora e dei consumatori.

Sembrerebbe tutto molto logico e naturale, appunto, e allora perché il Prof. Corino e il suo metodo sono concepiti come innovativi, quasi eccezioni originali a una regola che purtroppo va in tutt'altra direzione? Perché il Prof. Corino è “etico” quando fa soltanto ciò che tutti dovrebbero fare?

 
 
 
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